Ecco la nostra storia, parla di vigne, territorio, passione, vino:
..è il monte che da nome e si erge a simbolo dell nostra azienda. Indica il luogo in cui coltiviamo le nostre uve. I suoi conoidi di deiezione sono la terra che da vita ai nostri vini. Tutti i nostri vigneti son qui, tra l'abitato di Cemmo e l'abitato di Ono san Pietro. Così la nostra cantina.
..si trovano tutti nel conoide più settentrionale del Monte Concarena in Vallecamonica. L'ubicazione dei vigneti è il versante "solivo", il primo a ricevere il sole mattutino. Qui il terreno è scheletrico, caratterizatto da calcare, depositi gessosi e marne calcaree. Nel conoide piu settentrionale troviamo anche ardesia e tufo. Il clima è rigido d'inverno, mite d'estate. In autunno assistiamo a poderosi sbalzi termici giorno/notte. Assieme al suolo il clima è il secondo elemento che rende unici i nostri vini.
..è principalmente capire la vigna, il territorio e il clima con il nostro operarci. Le pratiche agronomiche diventano adattive anno per anno, in funzione e in rispetto dell'annata. Ogni anno cambia, ogni annata è diversa. E' frutto del clima, della reazione delle piante ad esso, del nostro saperne comprendere l'equilibrio e interpretarlo nei nostri VINI.
..sono Riesling Renano. Un vitigno che ama il freddo e gli sbalzi termici estremi. Il suo fascino è l'eleganza, la mineralità e la longevità. Sorprende come si esprima al massimo col freddo di fine stagione, e sappia attendere e maturare in pianta ben oltre i classici vitigni a bacca bianca. Spesso evolvendosi in muffa nobile, almeno in parte. Questa sua peculiarità lo rende unico, longevo e sempre più affascinante col passar del tempo.
..è alquando variabile a seconda dell'annata. In linea di massima possiamo dire che in Vallecamonica, specie alle nostre latitudini, si vendemmia tardi. Le uve maturano lente sulla pianta e ogni giorno in più di maturazione le arricchisce. A causa dei marcati sbalzi termici tipici del nostro territorio tre elementi chiave caratterizzano sempre e comunque i nostri vini: freschezza, profondita e profumi. La prima col freddo permane nonostante la maturazione reale delle uve, raccogliamo un frutto maturo e aromaticamente espressivo, i profumi si fissano all'acino senza disperdersi, la profondità per noi e un mistero, non sappiamo dove nasca e come, ma gioiamo nel ritrovarla nei nostri vini.
..dove avviene la vinificazione di tutte le nostre uve. Qui avviene la fase piu delicata: esprimere l'unicità del territorio e dell'annata in un vino che ne sia la diretta conseguenza, senza alterazioni e senza forzature. Qui SOLO le nostre uve e TUTTE le nostre uve diventano i nostri vini. E se grandina amen, accettiamo di produrre meno vino, punto. Così possiamo realizzare vini del tutto franchi sulle qualità organolettiche di ciò che secondo noi è il vino: un frutto (l'uva) fermentato, che deve esprimere al meglio chi, dove, e come, l'ha coltivato.
..sono il frutto di tutto quello che abbiam descritto finora. Clima, territorio, vitigni, lavoro, passione e comprensione. Difficile spiegarli in una volta sola, ogni annata ha una storia, preferiamo descriverveli anno per anno, vino per vino.
Annata equilibrata in terra fresca, molto fresca - almeno per ora. E' il nostro ultimo Barabant, la fine di un ciclo in cui il Merlot accompagna ancora il Marzemino, dalla 2018 in poi le strade si sono divise. Siamo fieri di lui, resta semplice ma ha molto da dire, è il compimento dell'idea di un iptetico "taglio camuno marzemino/merlot", dove la beva e la semplicità dei rossi di montagna incontra la complessità sorso dopo sorso. Non è un vino da degustazione, è un vino da "bere".
Eh, dalla 2019 anche i Videt hanno una percentuale di "nobile", siam convinti che con un 10% a nobile, finchè il clima ce lo permetterà, il riesling si esprima al massimo del suo potenziale. Così è stata la 2020, quando la freschezza di un territorio per noi unico trova la quadratura del cerchio in quella punta di surmaturo a renderlo uniuco e completo. Ha però un difetto, è poco, putroppo la 2020 non è stata generosa in quantità di uva prodotta.
Col mat 2019 siamo a un circa 60% a nobile, selezionata solo nei vigneti per noi piu qualitativi, con una complessità aromatica da materia prima che ci soprese, gia in campo, il vino ne è la conseguenza. Non riusciamo a descrivervelo per intero, dovrete berlo, sappiate solo che ogni mat è unico, annata piu nobile fanno e devono dare pezzi unici ogni anno. PS: oltre l'uva matura, un attimo prima dell'uva marcia, c'è la muffa nobile. Accade in pochi luoghi, e secondo noi vale la pena osare per vendemmiarla.
E' dal 2016 che ci lavoriamo, 1 ettaro circa, il nostro vigneto piu tardivo in zona tardiva, sovrainnestato a metà da Merlot a Chardonnay nel 2016 e poi, nel 2018, nell'altra metà a pinot nero. Radice vecchia. Climi rigidi. Vitigni "convenzionali" per raccontare il territorio al di sopra del vitigno. Vendemmia nel 2019 il 15 settembre. Il sogno era partire da uva matura con acidità importanti, per un metodo classico. Starà a voi che lo berrete decidere se è valso la fatica e gli anni di attesa. PS: sono due, con due unicità di territorio che abbiamo cercato di esprimere, vi presenteremo il primo.
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