Ecco la nostra storia, parla di vigne, territorio, passione, vino:
..è il monte che da nome e si erge a simbolo dell nostra azienda. Indica il luogo in cui coltiviamo le nostre uve. I suoi conoidi di deiezione sono la terra che da vita ai nostri vini. Tutti i nostri vigneti son qui, tra l'abitato di Cemmo e l'abitato di Ono san Pietro. Così la nostra cantina.
..si trovano tutti nel conoide più settentrionale del Monte Concarena in Vallecamonica. L'ubicazione dei vigneti è il versante "solivo", il primo a ricevere il sole mattutino. Qui il terreno è scheletrico, caratterizatto da calcare, depositi gessosi e marne calcaree. Nel conoide piu settentrionale troviamo anche ardesia e tufo. Il clima è rigido d'inverno, mite d'estate. In autunno assistiamo a poderosi sbalzi termici giorno/notte. Assieme al suolo il clima è il secondo elemento che rende unici i nostri vini.
..è principalmente capire la vigna, il territorio e il clima con il nostro operarci. Le pratiche agronomiche diventano adattive anno per anno, in funzione e in rispetto dell'annata. Ogni anno cambia, ogni annata è diversa. E' frutto del clima, della reazione delle piante ad esso, del nostro saperne comprendere l'equilibrio e interpretarlo nei nostri VINI.
..sono Riesling Renano. Un vitigno che ama il freddo e gli sbalzi termici estremi. Il suo fascino è l'eleganza, la mineralità e la longevità. Sorprende come si esprima al massimo col freddo di fine stagione, e sappia attendere e maturare in pianta ben oltre i classici vitigni a bacca bianca. Spesso evolvendosi in muffa nobile, almeno in parte. Questa sua peculiarità lo rende unico, longevo e sempre più affascinante col passar del tempo.
..derivano da un unico vigneto, un ettaro in totale, suddiviso al 70% a chardonnay e al 30% a pinot nero. E' il vigneto piu tardivo, in un buco di freddo si posiziona su una striscia di gesso, stressante per la vite, qualitativa per uve a metodo classico. E' una scommessa che parte nel 2016, con i primi sovrainnesi da merlot (non vocato secondo noi in quel vigneto) a chardonnay che prosegue nel 2018 con il sovrainnesto del Pinot Nero. Prima vendemmia nel 2019
..dove avviene la vinificazione di tutte le nostre uve. Qui avviene la fase piu delicata: esprimere l'unicità del territorio e dell'annata in un vino che ne sia la diretta conseguenza, senza alterazioni e senza forzature. Qui SOLO le nostre uve e TUTTE le nostre uve diventano i nostri vini. E se grandina amen, accettiamo di produrre meno vino, punto. Così possiamo realizzare vini del tutto franchi sulle qualità organolettiche di ciò che secondo noi è il vino: un frutto (l'uva) fermentato, che deve esprimere al meglio chi, dove, e come, l'ha coltivato.
..sono il frutto di tutto quello che abbiam descritto finora. Clima, territorio, vitigni, lavoro, passione e comprensione. Difficile spiegarli in una volta sola, ogni annata ha una storia, preferiamo descriverveli anno per anno, vino per vino.
E' il nostro primo passo verso la vinificazione in purezza (100% dalla 2019) del Marzemino. Noi lo consideriamo il "nostro" vitigno a bacca rossa. Non per forza quello piu buono, piu trendy o piu facile da vendere, ma quello che piu rappresenta noi che coltiviamo un uva a bacca rossa qui, su calcare e in zona fredda. E' un po anche colpa (o merito) della repubblica di Venezia, che qualche secolo fa lo portò in vallecamonica. Non lo abbiamo scelto noi, lui ci ha scelti. Attorno a quei vigneti c'è tanto Marzemino storico che i veci coltivano ancora, entrambi i miei nonni l'avevano giu. Io vado avanti. E' la bacca che sentiamo essere casa. Se cercate vitigni trendy cercate altrove. Lui è onesto, pulito, sincero e.. questo angolo di Vallecamonica secondo noi. 2018 annata decisamente felice, ancora verso la freschezza - come potrebbe essere altrimenti?
Il terzo MAT prodotto. La 2019 è stata un annata freschissima e d'eleganza, che andava attesa. Prima uscita in commercio novembre 2023, poi degustandolo ci siamo accorti che era sprecato presentarlo troppo presto e abbiamo deciso di sospenderne la vendita, in attesa del momento ideale per rimetterlo in commercio. Ora, novembre 2025, lo conosideriamo piu espressivo, piu delineato sulle caratteristiche dell'annata. Ed eccolo qui. PS: oltre l'uva matura, un attimo prima dell'uva marcia, c'è la muffa nobile. Accade in pochi luoghi, e secondo noi vale la pena osare per vendemmiarla. Bevetelo o attendetelo tutto il tempo che desiderate.
Annata decisamente fresca nel suo complesso, complicata da una grandinata a fine agosto che ci ha portato via un po di uva, quel che è rimasto in pianta è arrivato a una bellissima fenolica, con freshezza fuori scala, e arricchita dalla muffa nobile che, per il primo anno, è dominante anche su videt, pota dovevamo bilanciare la freschezza, e farlo in campo con il surmaturo prima e la muffa nobile poi ci è sembrata la via migliore
E' il primo metodo classico della 2020, GIU (il primo) INTE (della 2020). Polpa, freschezza, durezza da territorio, compessità da maturazione delle uve, e beva. E' un PAS DOSE, lo abbiamo deciso giorno dopo giorno nel 2020 con la gestione del vigneto, il giorno della vendemmia cercando il giosto equilibrio tra freschezza e maturazione.. ma soprattutto lo ha deciso l'annata 2020. In cantina abbiamo solo rispettato l'uva che abbiam raccolto. 36 mesi sui lieviti, sboccato a marzo 2024, uve di esclusiva produzione aziendale da un unico vigneto di proprietà, annata 2020 al 100% e 30 grammi di solforosa totale.
E' il secondo metodo classico della 2019, il metodo classico piu di freschezza che siamo stati in grado di fare da quel vigneto nella 19. DOI (la seconda uscita) DISNOF (della 2019). Suolo e clima qui si incontrano nelle frazioni di pressatura piu nobili, attese 48 mesi sui lieviti e un anno e mezzo dopo la sboccatura. E' un EXTRA BRUT per correttezza, 0.5 grammi di dosaggio, non si sentono ma ci sono. Ed è la seconda anima di quel vigneto. Se il GIU è equilibrio tra freschezza e maturazione del frutto, il DOI è vibranza, eleganza, complessità. E' il piu atteso e il piu sudato. Starà a voi valutare se questo vino è solo smania di far bene o reale possibilità di farlo davvero.
Potremmo raccontarvi che il Marzemino è la bacca ideale per il metodo classico, non ha tannino per genetica, solo spezia, ed è bacca tardiva su calcare in zona tardiva. La verità però è che nella 2021 sul marzemino ha grandinato male. E senza foglia sana col cavolo che lo si raccoglieva maturo a fine ottobre per farci una bacca rossa. Così è nato lui, un vino da pianoB, vendemmiato il 22 ottobre ancora vibrante d'acidità. Pressatura diretta e via. Si insomma, puo essere buono quanto volete ma per noi il marzemino è rosso e questo vino è un pianoB. Sono meno di 700 bottiglie causa grandine. Ben riuscito. Ma sempre un pianoB. Putroppo verrà replicato nel 2023 per motivi simili.
- Certificati biologici sia in campagna che in cantina dal 2022, in conversione in tutti i vigneti dal 2019
- Le bottiglie dei vini fermi, (VIDET, MAT, BURZOL) sono le borgognotte piu leggere che siamo riusciti a reperire sul mercato (410 grammi a botttiglia il Videt e 395 il Burzol e il MAT), piu è leggera meno co2 serve per produrla e meno incide come peso nel trasporto
- Abbiamo quasi 8.84 ettari di bosco in gestione non intensiva, e il bosco mangia co2 (abbiamo stimato molto a pressapoco eh un min di 17,7 / max 44,2 t CO₂/anno)
- Le bottiglie del metodo classico sono piu impattanti, 835 grammi, purtroppo per gestire la pressione interna questo è necessario. L'unica azione che potevamo fare per bilanciare un po questo impatto è stata favorirne il riciclo, con un etichetta in plasica facilmente rimovibile e differenziabile
- L'energia richiesta per la trasformazione delle uve in cantina è completamente bilanciata dall'utilizzo di pannelli solari e dalla recente introduzione di accumulatori dell'energia solare. I primi pannelli solari, che prevedevano un bilancio "quasi" a pari sono stati insallati nel 2012
- FACCIAMO IL POSSIBILE, O QUANTOMENO CI PONIAMO SEMPRE IL PROBLEMA INSOMMA
Siam viticoltori, per noi la priorità è e sempre sarà la cura del vigneto, per questo motivo, per conciliare lavoro agricolo e accoglienza consideriamo obbligatoria la prenotazione al 3275320347. Il lato positivo è che chi vi accoglierà sarà la stessa persona che cura ogni fase dalla pianta alla bottiglia finita, il lato negativo è che non può sempre come un addetto all'accoglienza dedicato.
CONTATTI:
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Enrico - (+39) 3275320347